Nell’ambito della nostra collaborazione con ALMACO Group, un’azienda che offre soluzioni chiavi in mano al settore crocieristico, abbiamo voluto parlare con Roser Zapata, nostra Laundry Business Expert, per farci raccontare come l’industria navale può adottare soluzioni sostenibili nei suoi processi di lavanderia per soddisfare i protocolli attuali e le richieste future.
Cosa sta facendo l’industria alberghiera per essere più sostenibile nei suoi processi di lavanderia? Ad esempio, non lavare gli asciugamani ogni giorno, ecc.
Negli ultimi anni c’è stato un notevole incremento della consapevolezza ecologica nel settore dell’ospitalità, soprattutto da parte degli albergatori che invitano ad un uso razionale della biancheria e fanno di tutto per sensibilizzare clienti e ospiti. Nelle camere di varie strutture ricettive, ad esempio, è sempre più comune trovare messaggi volti a sensibilizzare gli ospiti sul bisogno o meno di cambiare e lavare gli asciugamani ogni giorno. Negli hotel dove si trascorrono periodi di vacanze più lunghi, tale misura vale anche per le lenzuola. Gli hotel, d’altra parte, controllano sempre di più il loro stock di asciugamani, lenzuola, tovaglie, tovaglioli, ecc. per farne un uso razionale, tenendo conto della frequenza con cui i capi devono essere lavati, per allungare la durata dei tessuti, e optando per fibre più naturali, come asciugamani in cotone 100% o fibre di bambù.
Tutta questa consapevolezza ecologica si mette in atto anche nelle stesse lavanderie attraverso la riduzione dei consumi di acqua ed elettricità nei processi di lavaggio o la ricerca di modi per lavare a temperature più basse. Nei grandi alberghi si è passati dal lavaggio con le lavatrici ai tunnel di lavaggio, che consentono di ridurre il consumo di acqua di oltre il 60%. Inoltre, vengono utilizzati processi di asciugatura sempre più efficienti dal punto di vista energetico con centrifughe a giri più elevati, che facilitano le successive operazioni di stiratura.
In che modo i fornitori di sistemi di lavanderia possono aiutare le navi passeggeri a essere più sostenibili nei loro processi di lavaggio? Quali dispositivi o sistemi includono le attuali attrezzature di lavaggio industriale (lavatrici, tunnel, ecc.) per risparmiare acqua ed energia?
Nelle navi passeggeri e da crociera lo spazio è più limitato che in altre strutture terrestri, quindi è molto importante pianificare bene l’ubicazione delle infrastrutture per poter installare sistemi di lavanderia e macchinari che siano il più efficienti possibile. In questo senso, le lavatrici a tunnel sono un’opzione molto adatta a questo tipo di imbarcazioni, poiché i loro sistemi interni di ricircolo dell’acqua riescono a ottimizzarne l’uso, insieme ai detergenti, contribuendo sia al risparmio che alla sostenibilità.
Come possiamo garantire che i crescenti requisiti di salute e sicurezza non abbiano un ulteriore impatto sul nostro ambiente? Che ruolo hanno i prodotti chimici al riguardo?
Oggi, grazie ai prodotti chimici Ecolabel, la più alta certificazione ecologica europea, è possibile disinfettare e lavare pensando all’ambiente. Questi prodotti chimici permettono il lavaggio a temperature più basse e con le stesse garanzie di disinfezione di altri prodotti chimici tradizionali. Pertanto, utilizzare sempre prodotti chimici certificati è un modo per garantire che le crescenti esigenze in materia di salute e sicurezza non influiscano ulteriormente sul nostro pianeta.
Quali nuovi standard o obiettivi di sostenibilità dovranno soddisfare le lavanderie nel prossimo futuro?
In futuro sarà molto importante, e persino obbligatorio, che tutte le lavanderie dispongano di sistemi per il riutilizzo dell’acqua in uscita e di propri sistemi di depurazione per l’acqua che va allo scarico. Questo è fondamentale per garantire, da un lato, che l’acqua utilizzata sia sfruttata al massimo, facendo sì che questa abbia una vita più lunga possibile durante l’intero processo di lavaggio e, dall’altro, che l’acqua che va a finire negli scarichi, e di conseguenza nei mari o nei fiumi, lo faccia nelle migliori condizioni.
L’inquinamento da microplastiche, associato al lavaggio di capi sintetici e quindi alle lavanderie, rappresenta il 35% delle microplastiche primarie presenti nei nostri oceani, costituendo un pericolo per l’ambiente marino e per tutte le creature che ci vivono. Come agire, dunque, per ridurre la presenza di questi inquinanti e impedire loro di raggiungere il mare?
La drastica riduzione delle microplastiche nell’ambiente acquatico è una sfida molto importante che il settore della lavanderia è tenuto ad affrontare. Questa sfida passa attraverso la ricerca e lo sviluppo per poter implementare, in futuro, sistemi di lavaggio in grado di limitare ed eliminare questi inquinanti, ossia di frenare la diffusione di microplastiche durante i processi di lavaggio o un’eventuale loro produzione, tramite elementi degli stessi macchinari che possano bloccarle, evitando così che finiscano in mare.